00 24/08/2007 11:03

(AGI) - Roma, 23 ago. - "Liberi anche grazie a Emilio Fede, Flavio Briatore e Naomi Campbell". Cosi' Francesco Papa e Silvano Scasseddu, i due italiani arrestati in Kenya lo scorso 18 luglio durante le riprese del thriller "The African Game" perche' in possesso di armi-replica che sarebbero servite durante alcune delle riprese. Lo rivela il sito del settimanale Tv Sorrisi e Canzoni (www.sorrisi.com).
Papa e' uno dei produttori del film, mentre Scasseddu e' un mago degli effetti speciali. L'accusa contro di loro, importazione illegale di armi, si riferiva alle repliche (in gomma e plastica) di fucili e pistole usati per le riprese.
Armi finte, dunque, regolarmente importate dall'Italia, ma sdoganate senza il necessario permesso. E quest'ultimo particolare aveva innescata la vicenda giudiziaria dei due italiani con l'intervento della polizia locale. La situazione si e' sbloccata nelle ultime ore grazie all'intervento dell'ambasciata, di alcuni esponenti della politica italiana e anche - riferisce il sito - all'interessamento di tre personaggi noti, quali Emilio Fede, Flavio Briatore e Naomi Campbell. Il primo, amico di Papa, ha chiesto con decisione l'interessamento dell'amico Briatore, che in Kenya ha una lussuosa residenza e interessi economici. La fotomodella, anni fa compagna dello stesso Briatore, ha scritto a sua volta un accalorato appello sulle pagine del Sunday Nation, il piu' letto quotidiano domenicale del Kenya. "Tutti questi fattori hanno contribuito alla nostra liberazione e alla imminente restituzione dei nostri passaporti", spiega Papa, che attualmente si trova ancora in Kenya con Scasseddu in attesa di imbarcarsi su un volo per Nairobi. Da qui i due cercheranno nelle prossime ore il primo volo per l'Europa. Probabile gia' domani il rientro in Italia. "Sentiamo il bisogno di ringraziare gli esponenti del governo italiano che si sono occupati della questione, e in particolare gli onorevoli Antonio Satta e Nino Strano, che si sono spesi per noi. La nostra gratitudine va in pari misura a loro, all'ambasciata, a Fede, a Briatore e anche alla Campbell".
Il produttore aggiunge inoltre "siamo stati in cella tre giorni, e non posso negare che a un certo punto abbiamo iniziato ad avere paura. Eravamo incriminati per un reato che in Kenya prevede fino a 14 anni di reclusione e non potevamo essere certi che l'evidenza dei fatti emergesse in tutta la sua chiarezza". Nonostante le riprese del film 'The African Game', con Luca Ward, siano state nel frattempo completate a Cinecitta' ("senza di noi, ma il cinema e' cosi': nessuno e' indispensabile"), Francesco Papa ha intenzione di tornare presto in Kenya. "Si e' trattato solo di un incidente. La gente e' ospitale e il paesaggio e' magnifico. Mi piacerebbe tornare con mio figlio per fare un bel safari", conclude Papa. (AGI)



finalmente