00 20/01/2005 10:55
La rottura durante l'audizione di Ferrario e Masotti di Raidue
dopo le polemiche sollevate dai casi di Report e Paolo Rossi
"L'azienda giustifica la censura"



ROMA - L'opposizione ha abbandonato oggi i lavori della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai nel corso dell'audizione del direttore e del vice direttore di Raidue, Massimo Ferrario e Giovanni Masotti. Al centro della seduta erano le recenti polemiche sullo spettacolo teatrale del comico Paolo Rossi e sulla puntata del programma Report dedicata alla Sicilia.

Subito dopo l'intervento preliminare dei due dirigenti Rai il senatore Antonello Falomi, parlando a nome di tutto il centrosinistra, ha denunciando il fatto che si era "assistito alla spiegazione dei due tipi di censuratori Rai". "C'è la rivendicazione aperta della censura da parte di Ferrario - ha detto Falomi - e quella che si nasconde dietro i paraventi dell'ufficio legale, alla Masotti - . Ormai il fatto è che la censura è pesantissima alla Rai e le forze dell'opposizione non possono assistere a tutto questo". "Perciò - ha concluso Falomi - lasciamo l'aula e domani ci sarà una riunione di tutti i capigruppo del centrosinistra sull'insostenibile situazione della Rai".

Rincara la dose il capogruppo Ds Giuseppe Giulietti. E' stata, dice, un'audizione "sconcertante". "Siamo arrivati alla fine - ha proseguito - ed è la prima volta che sento teorizzare la censura in un modo stolto e dilettantesco, perdipiù parlando di un fatto che ha sollevato disgusto anche tra intellettuali esponenti del centrodestra. Ma sarebbe ingeneroso pensare - ha aggiunto Giulietti - che i responsabili siano solo i Ferrario e i Masotti. Siamo in presenza di uno stravolgimento di ogni regola e si arriva addirittura alla rivendicazione della censura come metodo".