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LO SPETTACOLO - "TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE" A MILANO

L'attrazione principale è Michelle Hunziker, in virtù naturalmente del successo televisivo, ma anche grazie alla disinvoltura e all'eleganza con le quali affronta la prova; parliamo della ripresa del celebre musical "Tutti insieme appassionatamente" che il Teatro della Luna di Assago mette in scena fino al 28 febbraio. Al cinema nel 1965 il musical si affermò a livello mondiale, lanciando definitivamente la stella di Julie Andrews, l'incantevole protagonista che la bella Michelle cercherà di non far rimpiangere. La storia contiene più motivi che la informano, dalla rigida educazione impartita da un ufficiale rimasto vedovo alla sua famiglia di sette figli, ai turbamenti di una giovane novizia votata al convento ma incapace di resistere al richiamo dell'amore, dal puro sentimento del canto che scaturisce dall'amore per la natura al patriottismo di chi rifiuta le idiozie naziste. Maria (Hunziker) vive con serenità la sua permanenza nel convento in attesa di prendere i voti quando è chiamata a fare l'istitutrice in una famiglia in cui, a causa della rigida disciplina imposta dal padre non si ride più. Maria riporterà il sorriso ma subirà il fascino del burbero capofamiglia che ricambiando il sentimento rinuncerà a sposare una donna della stessa classe sociale. L'annessione tedesca dell'Austria farà precipitare le cose e, dopo aver organizzato un concerto a mo' di diversivo, la coraggiosa famigliola, ripara fortunosamente in Svizzera. La regia è affidata a Saverio Marconi che cura anche l'adattamento della traduzione di Michele Renzullo mentre lo scenografo Lucia Goj ha approntato sullo sfondo di montagne imbiancate le quattro situazioni cardine agilmente alternate, il convento, la sala da pranzo, l'ingresso della villa, la stanza di Maria. Co-protagonista è Luca Ward nei panni che furono di Christopher Plummer mentre destano profonda impressione i ragazzi e soprattutto i bambini arruolati per l'occasione. E' doveroso ricordare gli autori delle musiche che da quarant'anni non smettono di ammaliare, il mitico duo Rodgers e Hammerstein autori fra l'altro di "My favorite things", immortale antitodo per scongiurare malinconia e pensieri tristi. (fonte dietrolequinte)