00 11/01/2005 15:01
Aveva vinto due volte la corsa
Il motociclista italiano Fabrizio Meoni è morto nel corso dell'11.a tappa della Dakar. Meoni, 47 anni, aveva vinto la Dakar nel 2001 e nel 2002. "E' caduto dopo il secondo punto di passaggio della speciale - ha detto Lavignè, il direttore dell'organizzazione - il nostro elicottero lo ha trovato quando già era sopraggiunto un arresto cardiaco. 45 minuti di massaggio cardiaco non sono serviti a rianimarlo". Meoni era alla sua ultima Dakar.
Il tragico annuncio della morte di Meoni è stato effettuato da uno dgli organizzatori, Etienne Lavigne. Lo stesso Lavigne ha spiegato con precisione la dinamica dell'accaduto. "Meoni è caduto dopo il secondo punto di passaggio della speciale, alle 10.15. Abbiamo inviato subito un elicottero, che è arrivato sul posto alle 10.36. Lo ha trovato in stato di arresto cardiaco. Sfortunatamente, 45 minuti di massaggio cardiaco non sono serviti a rianimarlo. Lo amavamo profondamente, è un corridore che ha lasciato un segno profondo sulla Dakar. Era una persona straordinaria. Siamo terribilmente sconvolti da questa notizia".

Meoni, che gareggiava in sella ad una Ktm, si trovava al secondo posto in classifica. Nativo di Castiglion Fiorentino, lascia la moglie e un figlio, Gioele. Prima della partenza di Barcellona aveva annunciato che questa sarebbe stata la sua ultima Dakar. Il decesso dell'italiano arriva un giorno dopo quello dello spagnolo Josè Manuel Perez, vittima di una caduta nel corso della settima tappa. Un crudele scherzo del destino: anche per Perez si trattava dell'ultima Dakar. Meoni è la 22.a vittima del raid, dalla prima edizione 27 anni fa. "Queste notizie rappresentano il lato brutto di questa gara - aveva commentato il centauro toscano - La Dakar ha fascino, passione, ma certe cose si vorrebbe che non succedessero mai".
Solo tre mesi fa il deserto si era portato via il francese Richard Sainct, tre volte vincitore della Dakar deceduto nel corso del Rally dei Faraoni. Il centauro transalpino è stato per anni avversario di Fabrizio Meoni, il primo a soccorrerlo dopo la caduta a 120 km dal via della quarta tappa. Il pilota toscano aveva raccontato di aver visto il collega in stato confusionale, ma Sainct aveva deciso di andare avanti, inconsapevolmente verso la morte.

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