Setterosa campione Olimpico

Setterosa, sette d'oro: Atene porta bene


Le azzurre della pallanuoto salgono sul gradino più alto del podio alle Olimpiadi: 10-9 in finale sulla Grecia al supplementare, dopo una finale ricca di emozioni, illusioni, sofferenze, paure. L'Italia corona così una parabola fatta di 2 ori mondiali e 4 europei. Cominciata proprio ad Atene nel 1991...

ATENE (Gre) - Oro! Le ragazze della pallanuoto coronano una lunga parabola di successi vincendo la medaglia pù pregiata ai Giochi. L'Italia batte la Grecia 10-9 all'overtime, in una finale non bella nel gioco, fatta di strappi, emozioni, alti e bassi, quasi persa nel supplementare, riafferrata e infine vinta. Uno spot per questa disciplina, andato in scena proprio ad Atene, dove, nel 1991, un bronzo europeo fu il primo alloro delle nostre ragazze, seguito (fra l'altro) da due ori mondiali e quattro continentali. E' il trionfo del c.t. Formiconi, l'ex-compagno di squadra di Nanni Moretti, è il trionfo di un gruppo che, adesso, andrebbe clonato. E' il pianto di un avversario inatteso, al primo appuntamento importante della sua storia.

Con una doppietta della Moraitidou, la Grecia approda al primo riposo in vantaggio 2-3, la ultima rete di apertura e quella di chiusura del parziale sono nostre ma le promettenti sensazioni inziali non sono le stesse del via. Si comincia infatti con le padrone di casa bloccate dalla tensione della finale, dalle attese dei 12.000 spettatori dello Stadio Olimpico del Nuoto e il settimo centro nel torneo della Miceli, rimbalzo alla destra della Ellinaki, ci porta sull'1-0. Poi il parziale di 0-3 delle elleniche, ricucito solo in parte dal punto della Grego su assist della Di Mario a 30'' dallo stop. Il nostro attacco stenta, soffriamo sui tiri da lontano, finiamo sotto 2-4 appena si torna in acqua, seconda rete della Liosi e in inferiorità numerica la mano della Conti (nella foto Ap) è benedetta, perché manda sul palo destro il pallone del 2-5.

Per quanto inattese nella sfida per l'oro, sfavorite, meno dotate, le padrone di casa ci tengono sulla corda. E così, prima il vento soffia per noi, controparziale di 3-0 in un paio di minuti, a segno la Miceli in power play, zampata della Zanchi, contropiede della Bosurgi, 5-4. Subito dopo, però, sempre loro, Moraitidu e Liosi, vanno a bersaglio due volte in 40'', complice anche un pallone che la Conti non riesce ad addomesticare sotto la traversa. Intervallo sul 5-6 per la Grecia.

Il canto incessante "Hellas, Hellas" non basta per spingere i primi due tiri greci di inizio terzo tempo più in là del palo, c'è anche un miracolo difensivo di Miceli, peccato che la Grego, in superiorità, non trovi lo spiraglio per il 6-6. Bisogna così attendere fino a 2'28'' dallo stop per la prima rete della seconda metà di finale e non è una rete qualunque, perché arriva da Malato, una delle colonne della banda azzurra. Ci manca, comunque, la capacità di segnare in superiorità.

Pari a quota 6, dunque, al via dell'ultima frazione ed è tensione pura. Il "poker" della Lioisi nel match, frutto di un recupero in difesa ben sfruttato, vale il 6-7 con 6'25'' da giocare. La Grecia perde l'occasione di scappar via quando la Araujo finisce nel box delle penalizzate: Miceli, lasciata libera in contropiede, fionda da lontano, 7-7. Con 3' da giocare il pallone è pesantissimo e le due squadre smettono di tirare, tanto che Zanchi può tentare il colpo vincente con poco meno di 30''. Fallisce l'azzurra, falliscono le greche - con la Ragusa out - a fil di sirema. Overtime.

Il Setterosa torna in acqua malissimo: concede subito il 7-8 alla torrida Liosi e sull'attacco successivo un tiro della Oikonomopoulou rimbalza sulle spalle della Conti: 7-9! Finita? No. Un'azione identica frutta l'immediato 8-9 della Grego 8-9 a 1'13'', seguito dal 9-9 della Di Mario mentre le padrone di casa piangono su un power play spento dal montante. Il resto lo fanno il 10-9 della Grego e la difesa.


GRANDIOSEEEEEE

Per fortuna che ci sono loro !!!!!!!!!!!!!!!!