Rapite due italiane

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Roydup
00martedì 7 settembre 2004 16:43
hanno fatto l'edizione straordinaria del tg5.....

La tv: appartengono a enti umanitari
Due donne italiane che operano in Iraq per organizzazioni umanitarie, Simonetta Pari e Simonetta Torretta, sono state rapite. Ne da' notizia urgente la tv del Qatar Al Jazeera. Secondo quanto appreso con loro sarebbero anche scomparsi tre colleghi iracheni della stessa organizzazione non governativa. Secondo testimoni le due volontarie sarebbero state rapite nel centro di Baghdad.

Barbara23
00martedì 7 settembre 2004 17:07
Questi atroci avvenimenti non avranno mai fine,se i potenti non la smetteranno "di giocare" alla guerra [SM=x410679] [SM=g27821]
Roydup
00martedì 7 settembre 2004 17:14
Re:

Scritto da: Barbara23 07/09/2004 17.07
Questi atroci avvenimenti non avranno mai fine,se i potenti non la smetteranno "di giocare" alla guerra [SM=x410679] [SM=g27821]



MADOOOO UNA AL GIORNO NE FANNO [SM=g27819] [SM=g27826]
Barbara23
00mercoledì 8 settembre 2004 12:53
Sul sito Internet islamic-minbar.com è stata pubblicata questa mattina una prima rivendicazione del rapimento di Simona Pari e Simona Torretta. Nella rivendicazione il gruppo, che si definisce 'Ansar Al Zawahiri' (i seguaci di Al Zawahiri), dice che questo è il primo colpo che viene inflitto all'Italia. Così recita il testo della presunta rivendicazione.

"In nome di dio clemente e misericordioso, preghiamo per il nostro Profeta, pace per chi segue la via del jihad, i nostri fratelli mujahidin hanno messo in guardia più volte il governo d'italia e hanno chiesto loro il ritiro delle truppe dall'Iraq. più volte hanno chiesto di cessare l'uccisione di musulmani in Iraq e difermare la cooperazione con le truppe americane nell'uccidere i musulmani iracheni. Ma quale è il risultato di tutto questo? Il risultato è che siamo stati presi in giro e derisi e continuano in questo atteggiamento contro i nostri fratelli mujahidin, li uccidono, e aggrediscono il popolo iracheno a Nassiriya in nome della lotta al terrorismo e all'estremismo islamico. Ora annunciamo il sequestro di agenti dei servizi segreti italiani, due donne criminali italiane, Simona Pari e Simona Torretta".

"Questo è il primo colpo militare contro l'Italia - prosegue il testo - promettiamo al governo di Berlusconi altri colpi dolorosi come quello contro la Russia grazie a Dio e ai fratelli mujahidin nel Caucaso. Ti promettiamo Berlusconi di bruciare il tuo cuore e quello del popolo italiano crociato e criminale".

Il testo di conclude con nuove minacce: "Con il destino di queste due signore italiani vi vogliamo punire perchè avete usurpato la trerra dei musulmani e ucciso dei musulmani. Attendi da noi, Berlusconi, altri colpi. Dio è grande. Gloria all'Islam, se dio vi sostiene nessuno vi sconfiggerà".

La firma del testo è: Ansar al ZAWAHIRI (i seguaci di al Zawahiri).

Ecco...è meglio se mi auto-censuro [SM=g27816] [SM=g27821]

Roydup
00mercoledì 8 settembre 2004 12:55
meglio non parlare [SM=g27816] [SM=g27816]
Roydup
00giovedì 23 settembre 2004 10:37
Hanno detto che le hanno uccise...ma la Farnesina non ci crede [SM=g27819]
kira1978
00giovedì 23 settembre 2004 10:56
Re:

Scritto da: Roydup 23/09/2004 10.37
Hanno detto che le hanno uccise...ma la Farnesina non ci crede [SM=g27819]



Io spero che non sia vero, anche se ho un brutto presentimento[SM=g27821]



ROMA - In un comunicato diffuso su internet, su un sito non frequentemente utilizzato dai miliziani, un gruppo islamico afferma di aver ucciso Simona Torretta e Simona Pari. Il gruppo, che si definisce "Organizzazione della Jihad", dice di aver giustiziato "le due donne italiane" dopo che l'Italia non ha accolto la richiesta di ritirare le truppe dall'Iraq.

Il sito è ritenuto "scarsamente attendibile" dalle strutture dell'intelligence italiana, che sta analizzando il testo, che porta la data del 22 settembre. Tutte le fonti ufficiali invitano alla prudenza, dalla Farnesina ("Non disponiamo di alcuna conferma") a Palazzo Chigi ("Fonte poco attendibile, potrebbe trattarsi di una provocazione").

"Ci ha telefonato prima 'Un ponte per' e poi la Farnesina, che ci ha detto della rivendicazione e soprattutto che ne stanno verificando la veridicità " ha detto Laura Torretta, sorella di Simona. "Aspettiamo che il ministero degli Esteri ci ricontatti". "Spero che non sia vero, e comunque è stata una mazzata " ha aggiunto la madre, Annamaria.

"Grandi dubbi, oltre a dolore e orrore" è la reazione di "Un ponte per". In un messaggio intitolato "Una lunga notte", pubblicato sul sito della ong, si afferma che sono in corso verifiche sull'attendibilità del comunicato.

Anche Intersos, l'organizzazione non governativa alla quale appartiene uno dei volontari iracheni rapiti insieme alle due ragazze, ritiene non credibile il messaggio. "Le nostre fonti, anche a Baghad - ha detto Nino Sergi, segretario generale dell'ong - non ritengono per ora attendibile l'annuncio".

"Noi dell'Organizzazione Jihad in Iraq - dice il comunicato - annunciamo che il verdetto di Dio è stato eseguito per scannamento sulle due prigioniere italiane, dopo che il governo italiano capeggiato dal vile Berlusconi non ha dato ascolto alla nostra unica condizione, il ritiro dall'Iraq. Ammoniamo il governo italiano che continueremo a colpire, e a colpire ogni straniero che risiede in Iraq (...) fino a che non avremo scavato la vostra tomba in ogni centimetro di terra irachena".

Lo scorso 12 settembre un gruppo dal nome simile, "Organizzazione della Jihad islamica", in un comunicato diffuso sul sito yaislah.org, aveva dato un ultimatum di 24 ore al "governo di Berlusconi" (ma senza mostrare foto né video degli ostaggi) per ritirare i soldati italiani dall'Iraq, affermando che altrimenti avrebbe "eseguito la sentenza di Dio che sarà lo sgozzamento, se Dio lo vuole" dei due ostaggi italiani".
(23 settembre 2004)

www.repubblica.it
kira1978
00giovedì 23 settembre 2004 11:02
La sorella della Torretta: «Notizia infondata»
La parente della volontaria rapita: «Meno male che non era attendibile così fin da primo momento ci era apparso»
Laura Torretta con la mamma insieme al sindaco di Roma (Ansa)
ROMA - Più passano le ore e più si fa strada la speranza dei familiari che l'annuncio sul Web dell'esecuzione delle due volontarie italiane in Iraq sia destituita da ogni fondamento.

LA SORELLA DELLA TORRETTA: «NOTIZIA INFONDATA» - «Questa notte ci ha contattato il governo e ci ha detto che quella notizia era infondata». Così Laura Torretta, sorella di Simona, ha risposto al telefono dopo una nottata terribile trascorsa al telefono con la Farnesina e funzionari di Palazzo Chigi tutti impegnati a capire se l'annuncio su Internet da parte della «Organizzazione della jihad» che annunciava l'uccisione delle due Simone fosse da ritenere attendibile o una «provocazione».
«Meno male che alla fine - racconta Laura Torretta - la notizia è risultata infondata, così come fin da primo momento, del resto, ci era apparsa. Speriamo in qualche novità nelle prossime ore».

CRESCE LO SCETTICISMO SUL COMUNICATO - Negli ambienti istituzionali, dicono fonti qualificate, cresce lo scetticismo sull’attendibilità del comunicato diffuso su Internet dal gruppo che ha annunciato di aver ucciso Simona Torretta e Simona Paci, le due italiane rapite in Iraq. Secondo le fonti, ci sarebbe un sempre più marcato e convergente scetticismo da parte delle autorità italiane che seguono la vicenda.
L’Unità di Crisi, la Farnesina, Palazzo Chigi, ambienti degli stessi servizi segreti sono sempre più orientati a pensare che il comunicato di questa notte non possa essere considerato attendibile. Tra i vari elementi che alimenterebbero questo scetticismo la stessa «firma» del comunicato. Il gruppo che ha annunciato l’uccisione delle due italiane - L’Organizzazione del Jihad in Iraq - è una sigla poco nota (ma non del tutto ignota) nel panorama della galassia dei gruppi estremisti attivi in Iraq.
E anche Minbar, il sito Internet su cui è apparso il test, ha più volte pubblicato messaggi poco credibili, svianti, approssimativi o addirittura puri e semplici esercizi di mitomania.


www.corriere.it


P.S:Speriamo bene[SM=g27821]
Roydup
00giovedì 23 settembre 2004 12:04
e speriamo si....uffaaaaaa [SM=g27819]
Barbara23
00giovedì 23 settembre 2004 12:16
Che angoscia [SM=g27819]
kira1978
00giovedì 23 settembre 2004 12:30
ora c'è un'altra rivendicazione in cui dicono che hanno decapitato le due italiane e presto faranno vedere il video della loro morte.

Questa storia è un incubo[SM=g27821] [SM=g27813]
Barbara23
00giovedì 23 settembre 2004 12:36
E intanto il governo continua a fare orecchie da mercante [SM=g27816]
Roydup
00giovedì 23 settembre 2004 12:39
uff uffff povere famiglie [SM=g27819]
kira1978
00giovedì 23 settembre 2004 12:40
Re:

Scritto da: Barbara23 23/09/2004 12.36
E intanto il governo continua a fare orecchie da mercante [SM=g27816]



continuano a dire che bisogna avere cautela che potrebbe essere terrorismo mediatico, ma al posto loro comincerei seriamente a preoccuparmi e invece nulla[SM=g27826]
kira1978
00sabato 25 settembre 2004 21:57
Le Simone "vive e stanno bene"

Dal Kuwait arriva una speranza
Dagli stessi informatori arriva la condanna dei due gruppi "sconosciuti" che hanno annunciato la morte su Internet


KUWAIT CITY - La speranza che le due Simone siano ancora vive e stiano bene arriva questa volta da un giornale di carta, il quotidiano kuwatiano, Al-Rai Al-Amm, nato negli anni '90, il più letto in Kuwait. In un articolo che ripercorre la storia del rapimento delle volontarie italiane, il giornale, citando "fonti ben informate", in contatto con il movimento jihadista, scrive che le due volontarie di "Un ponte per...", rapite il 7 settembre, sarebbero vive e in buone condizioni.

Secondo le fonti interpellate, i rapitori "le avrebbero trattate sempre in conformità con i precetti della Sharia (la legge islamica), che impone di trattare bene i prigionieri in guerra". Le stesse fonti condannano quindi "i due gruppi sconosciuti che non hanno nessun ruolo nel Jihad in Iraq per aver diffuso due comunicati falsi annunciando la morte delle due rapite e affermando una cosa che non è affatto vera".

"L'obiettivo di questo sequestro è quello di inviare un messaggio chiaro al governo di Berlusconi per fargli capire che il popolo iracheno è contrario all'invio di truppe italiane nel paese e che ne richiede il ritiro, così come ha fatto il governo spagnolo. In caso di mancata risposta da parte del governo Berlusconi, la punizione per le due italiane potrebbe essere disastrosa".

I due comunicati che annunciavano la morte delle due Simone sono stati diffusi su Internet nel giro di poche ore. Il primo, che annuncia l'esecuzione, è di un gruppo, che si definisce "Organizzazione della Jihad". Poi, sempre su Internet, l'annuncio di un video che mostra le immagini dell'esecuzione. Video mai mostrato. Questa volta a firmare il messaggio è il gruppo Ansar al Zawahiri, lo stesso che rivendicò in prima battuta il rapimento.

Secondo le fonti interpellate dal giornale kuwatiano le due rivendicazioni sono false. Che peso dare alla notizia? C'è da dire che Al-Rai Al-Amm è da sempre uno dei giornali più informati sulle vicende relative ai gruppi jihadisti che operano in Iraq. Prima di fornire notizie sulle condizioni delle due italiane rapite nel paese arabo, aveva già dato altre informazioni riguardanti i terroristi islamici di Al-Qaeda, notizie rivelatesi successivamente fondate.

Ancora. Lo scorso 20 settembre aveva annunciato la morte del Muftì e braccio destro di Osama Bin Laden, Abu Anas Al-Shami, deceduto nel corso di un bombardamento americano a Falluja. La notizia era stata rilanciata dalle agenzie internazionali e confermata dalla famiglia del terrorista solo due giorni dopo.

"La nostra è una fonte di totale fiducia" dichiara Ali Al Riz, direttore del quotidiano kuwaitiano. "Non possiamo essere sicuri al 100% - ha detto Ali Al Riz intervistato da Sky Tg24 - ma posso dire che la nostra è una fonte autorevole".

www.repubblica.it
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