MICHAEL...7° IRIDE!!

Michael Schumacher è campione del mondo di F1 per la 7.a volta, la 5.a consecutiva. Al tedesco basta il secondo posto in Belgio per aggiudicarsi il titolo con quattro gare di anticipo. A Spa trionfa Raikkonen (McLaren), al termine di una corsa costellata di incidenti, tutti senza conseguenze. Terzo Barrichello, autore di una gara tutta in rimonta. Trulli, partito dalla pole, è stato messo fuori causa da un contatto con Montoya ed ha chiuso 9°.


Sempre e solo Schumi. Una stagione completamente dominata dal tedesco si chiude (per quanto riguarda le classifiche) con quattro gare di anticipo, con la conquista del settimo iride da parte del pilota di Kerpen, il quinto consecutivo con la Rossa. Un palmares senza precedenti: mai un pilota aveva vinto tanto nella storia della F1, anche se proprio a Spa si interrompe la serie di sette successi consecutivi da parte del tedesco. Poco importa: il terzo posto di Barrichello, autore di un'ottima gara tutta in rimonta, permette a Schumi di guadagnare sul compagno quei due punti necessari per portare a casa il titolo con una gara di anticipo su quella di Monza, che a questo punto diventerà una sorta di passerella trionfale.
Sorride anche la McLaren, che conquista con Raikkonen il primo successo della stagione. Una gara perfetta, quella del finlandese, che nel finale rischiava di venire penalizzato dalla safety-car che ha annullato i distacchi, ma che è riuscito comunque a tenere la testa, forse anche perchè a quel punto a Schumi la vittoria interessava fino ad un certo punto. Chi ha da recriminare è la Renault: dopo la pole di Trulli e il terzo posto in griglia di Alonso la casa francese si aspettava sicuramente qualcosa in più. Invece lo spagnolo è stato tradito (probabilmente da un problema meccanico), mentre l'abruzzese è stato messo fuori causa da Montoya, quando comunque il gioco dei pit-stop gli aveva già tolto la prima posizione. Preoccupa, infine, l'elevato numero di incidenti, molti dei quali causati da cedimenti improvvisi dei pneumatici: stavolta nessuna conseguenza, ma i "gommisti" dovrebbero cercare di mettere una pezza prima che succeda qualcosa di grave.

La corsa
L'avvio di Schumacher è incerto e il tedesco perde due posizioni: al via si fa bruciare da Alonso, che si mette subito in coda al compagno Trulli, poi al tornantino dell'Eau Rouge viene sorpassato anche da Coulthard. Alla prima curva Webber tampona Barrichello e lo costringe ad una sosta anticipata ai box, mentre un incidente più spettacolare avviene sulla successiva salita del Radillon: Sato viene toccato da Webber e finisce in testacoda, Baumgartner poi tampona Bruni che si vede Pantano finirgli addosso.
Entra in pista la safety-car, e la gara riprende dopo quattro giri con Raikkonen (partito dal decimo posto in griglia) che attacca e passa subito Schumacher. Il tedesco si fa infilare alla chicane anche dall'aggressivo Montoya, che guadagna la quinta posizione, mentre Raikkonen supera anche Coulthard e si lancia all'inseguimento del duo di testa.
Il primo dei "big" a fermarsi ai box per il pit-stop è Jarno Trulli al decimo giro. Una tornata dopo due testacoda consecutivi di Alonso, probabilmente provocati da un cedimento meccanico, costringono lo spagnolo al ritiro e in testa va Raikkonen. Lo stesso giro vede anche la foratura di Coulthard, che riesce però a rientrare ai box dopo un giro su tre ruote "stile Gilles Villeneuve" e riprende. Al 13° giro pit-stop per Raikkonen, con Montoya che passa al comando, seguito da Schumi. Il finlandese riesce però a tornare in pista davanti a Trulli (come anche Button) e l'abruzzese perde posizioni. La fermata di Montoya manda Schumacher, che è in pista con più benzina di tutti, al comando. Dopo la sosta del tedesco e quella di Pizzonia (che era rimasto davanti), le posizioni si ristabiliscono con Raikkonen e Button davanti a tutti, e Schumi che approfitta di un'indecisione di Trulli e passa in terza posizione. Al 20° giro Montoya, dal quarto posto, tenta di ripetere con Trulli la manovra riuscita nei confronti di Schumacher alla chicane "Bus Stop"; stavolta però c'è il contatto e ad avere la peggio è l'italiano, che finisce fuori strada e dà addio ai sogni di gloria.
Button ai box al 22° giro: via libera per Schumi, che però segue Raikkonen con più di 10" di ritardo. Al 30° giro nuova sosta per il finlandese, che perde solo una posizione e rientra in pista tra Schumi e Pizzonia. Brividi allo stesso giro per l'improvvisa esplosione in velocità di un pneumatico della Bar di Button: l'inglese perde il controllo della vettura e va a colpire l'incolpevole Minardi di Baumgartner, ma fortunatamente entrambi i piloti sono incolumi. L'ingresso della safety car annulla i distacchi e aiuta Schumi, che ne approfitta per rientrare subito ai box e quando torna in pista è subito alle spalle di Raikkonen. Termina intanto, per un problema tecnico, anche la gara di Pizzonia, che si trovava in terza posizione.
La gara riprende con 11 giri da correre, ma quella di Montoya dura solo ancora una tornata, visto che anche il colombiano viene tradito da una foratura. Poco dopo tocca di nuovo alla safety-car entrare in pista per un contatto tra Coulthard e Klien, con lo scozzese che tampona il pilota della Jaguar e perde il musetto. La corsa viene "congelata" fino a quattro giri dalla fine: a Raikkonen non resta che resistere a Schumi per tagliare il traguardo per primo e conquistare la prima vittoria della stagione. Il tedesco si accontenta del secondo posto: per lui, però, arriva un trionfo ben più importante.

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